Olio di oliva nella dieta di cani e gatti: fa davvero bene?
L’olio d’oliva è da sempre un alleato prezioso nella nostra alimentazione. È ricco di antiossidanti, grassi monoinsaturi e ha effetti benefici documentati sulla salute umana. Ma quando si parla di nutrizione animale, possiamo davvero considerarlo un grasso ideale anche per cani e gatti? La risposta, se ci basiamo sulla letteratura scientifica, è: non esattamente.
Cani e gatti hanno esigenze diverse
A differenza degli esseri umani, cani e gatti hanno fabbisogni lipidici molto specifici. L’olio d’oliva è composto principalmente da acido oleico, un acido grasso monoinsaturo appartenente alla famiglia degli omega-9. Si tratta di un acido grasso non essenziale, il che significa che l’organismo dell’animale è perfettamente in grado di sintetizzarlo a partire da altri precursori.
Quello che invece non possono produrre autonomamente sono gli acidi grassi essenziali, ovvero:
Omega-3 a lunga catena, come EPA e DHA (derivati dell’acido alfa-linolenico)
Omega-6, come l’acido linoleico
Questi acidi grassi svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento di molte funzioni fisiologiche, dalla risposta infiammatoria alla salute della pelle, dal sistema nervoso allo sviluppo cerebrale nei cuccioli.
Fonti scientifiche, come il Nutrient Requirements of Dogs and Cats del National Research Council (2006), sottolineano l’importanza di includere nella dieta acidi grassi essenziali in quantità e rapporti bilanciati.

Olio di oliva: rischi e limiti

Pur non essendo tossico, l’olio d’oliva non rappresenta una fonte utile di acidi grassi essenziali per cani e gatti. Inoltre, l’aggiunta eccessiva può causare:
Disturbi gastrointestinali (diarrea, vomito)
Sovraccarico calorico, con conseguente aumento di peso, soprattutto negli animali sterilizzati o sedentari
Secondo uno studio pubblicato su Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice (2014), la scelta delle fonti lipidiche è cruciale nei piani nutrizionali formulati per il benessere articolare, metabolico e dermatologico degli animali domestici.
Quali preferire?
Per apportare benefici reali alla salute dei nostri animali, è meglio orientarsi su fonti di grassi più appropriate:
Olio di pesce (EPA e DHA): utile per le sue proprietà antinfiammatorie, consigliato anche per il supporto articolare e cognitivo.
Olio di semi di girasole o mais: fonti di acido linoleico (omega-6), importante per il benessere cutaneo.
Olio di lino o canapa: apportano omega-3 di origine vegetale (ALA), utili nei cani, ma meno nei gatti che non convertono efficacemente in EPA e DHA.
Attenzione: non tutti gli oli sono adatti a tutti gli animali e l’equilibrio tra omega-3 e omega-6 deve essere attentamente valutato. Rivolgiti sempre a un professionista per una formulazione personalizzata.
In conclusione
L’olio d’oliva non è pericoloso se usato saltuariamente e in piccole quantità, ma non è la scelta migliore per soddisfare le esigenze nutrizionali di cani e gatti. Per sostenere realmente la loro salute, meglio affidarsi a grassi funzionali e ben bilanciati, scelti sulla base delle necessità individuali dell’animale.
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Bibliografia:
National Research Council (2006).
Nutrient Requirements of Dogs and Cats.
National Academies Press.Bauer, J.E. (2011).
“Lipids and fatty acids in the nutrition of dogs and cats.”
Journal of the American Veterinary Medical Association, 239(5), 673–680.Fascetti, A.J., & Delaney, S.J. (2014).
Applied Veterinary Clinical Nutrition.
Wiley-Blackwell.Freeman, L.M. et al. (2014).
“Current knowledge about the risks and benefits of raw meat–based diets for dogs and cats.”
Journal of the American Veterinary Medical Association, 243(11), 1549–1558.Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice (2014).