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Smetti subito di dare sempre lo stesso monoproteico al tuo pet (se non è allergico)

Alimentare ogni giorno il tuo cane o gatto con lo stesso cibo monoproteico può sembrare una scelta sicura, ma nella realtà rischia di creare problemi seri nel tempo, soprattutto se il tuo animale è sano e non ha allergie diagnosticate.
Una dieta ripetitiva e limitata può annoiare il tuo animale, impoverire la sua alimentazione e, paradossalmente, aumentare il rischio di sviluppare allergie alimentari.

Vediamo insieme perché è importante variare la dieta, anche quando si scelgono alimenti di alta qualità.

Perché la monotonia alimentare è un problema

Il sistema immunitario degli animali riconosce alcune molecole alimentari, come le proteine, come potenziali “antigeni”, cioè sostanze estranee.
Quando il pet viene esposto per lunghi periodi sempre alla stessa proteina:

  • Il sistema immunitario può iniziare a considerarla come una minaccia.

  • Questo può portare nel tempo a una risposta immunitaria anomala: allergia o intolleranza alimentare.

Ad esempio, se un cane mangia per anni solo crocchette monoproteiche al pollo, potrebbe un giorno sviluppare un’intolleranza al pollo, manifestando sintomi come: prurito cutaneo, otiti ricorrenti, vomito o diarrea, inappetenza o fastidio gastrointestinale

Il fenomeno è stato confermato da numerosi studi scientifici che sottolineano come l’esposizione cronica a un singolo antigene alimentare aumenti il rischio di sensibilizzazione e influenzare negativamente la tolleranza immunitaria, portando all’insorgenza di reazioni avverse al cibo, come dermatiti, prurito, disturbi gastrointestinali o vere e proprie allergie.

cane che non mangia

Cos'è il cibo monoproteico e a cosa serve davvero

cibo monoproteico cane

Un alimento viene definito monoproteico quando contiene una sola fonte proteica animale, come solo anatra, solo tacchino o solo manzo. Questo significa che tutte le proteine presenti derivano da una singola specie, senza aggiunte di altre carni o sottoprodotti animali.

Questo tipo di alimento è stato creato per uno scopo ben preciso: aiutare nella gestione di allergie e intolleranze alimentari, attraverso le cosiddette diete ad esclusione. Queste diete vengono usate per identificare quale proteina scatena una reazione avversa, eliminando tutti gli alimenti abituali e introducendo solo una nuova fonte proteica, mai somministrata prima. In questi casi, l’alimento monoproteico deve essere scelto con cura, e spesso si prediligono proteine “novel” (nuove) come coniglio, cavallo o pesce esotico.

👉 In pratica, il monoproteico è un vero e proprio strumento diagnostico e terapeutico, da utilizzare sotto controllo del nutrizionista, con obiettivi specifici e per periodi di tempo definiti.
Non è pensato per essere l’alimento di base di un cane o gatto sano, né per essere somministrato sempre lo stesso per mesi o anni.

Utilizzare un monoproteico in modo continuativo e senza necessità cliniche può diventare controproducente: espone il sistema immunitario sempre alla stessa proteina, aumentando il rischio che questa venga riconosciuta come “nemica” e che si inneschi una risposta allergica.
Inoltre, una dieta monotona riduce la varietà di nutrienti assunti, compromettendo l’equilibrio generale della salute del tuo animale nel lungo termine.

Cuccioli e gattini: ancora più a rischio

Se l’animale è in fase di crescita (cucciolo o gattino), il rischio è ancora più alto.
In questa fase, il sistema immunitario e il microbiota intestinale stanno imparando a riconoscere cosa è sicuro e a costruire una corretta tolleranza immunitaria.

Una dieta monotona:

  • Limita l’esposizione ai diversi nutrienti

  • Non stimola correttamente il sistema immunitario

  • Aumenta la probabilità di sviluppare allergie in età adulta

Al contrario, una dieta variata aiuta a:

  • Offrire una gamma più ampia di nutrienti e micronutrienti

  • Supportare lo sviluppo di un microbiota intestinale diversificato e sano

  • Promuovere una maggiore tolleranza immunitaria verso vari alimenti

cuccioli e gattini

Varietà sì, ma con criterio

Non significa cambiare ogni giorno la ciotola alla cieca, ma inserire con metodo proteine diverse nel tempo, preferibilmente con il supporto di un nutrizionista. Un buon piano alimentare può prevedere cicli alternati tra carne bianca, rossa, pesce, uova o altre fonti proteiche, equilibrando anche grassi, fibre, vitamine e minerali.

Quindi, cosa fare?

  • Se il tuo cane o gatto è sano, non usare monoproteici in modo esclusivo e cronico.

  • Varia le fonti proteiche nel tempo, senza improvvisare.

  • Consulta un esperto per avere una dieta equilibrata e personalizzata.

  • Se il tuo veterinario ti dice “non cambiare più nulla”, chiedi perché. La nutrizione è un pilastro della salute, e ogni consiglio deve avere una motivazione chiara e personalizzata.

In conclusione: scegliere di nutrire sempre con lo stesso alimento – soprattutto se monoproteico – può sembrare una scelta sicura, ma non lo è se il tuo animale è sano. La varietà, in nutrizione, non è un capriccio: è prevenzione.

📚 Bibliografia

  1. National Research Council (NRC). Nutrient Requirements of Dogs and Cats. The National Academies Press, 2006.
    ➝ Linee guida fondamentali sui fabbisogni nutrizionali e sul ruolo delle proteine nella dieta di cani e gatti.

  2. FEDIAF (The European Pet Food Industry Federation). Nutritional Guidelines for Complete and Complementary Pet Food for Cats and Dogs, 2021.
    ➝ Definisce standard nutrizionali europei e sottolinea l’importanza della varietà e dell’equilibrio.

  3. WSAVA Global Nutrition Committee. Global Nutrition Guidelines, 2021.
    ➝ Raccomanda una valutazione nutrizionale completa e l’individualizzazione delle diete in base alle esigenze dell’animale.

  4. Dzanis, David A. “Food Allergies in Pets.” Veterinary Clinics of North America: Small Animal Practice, vol. 26, no. 2, 1996, pp. 395–403.
    ➝ Descrive il meccanismo immunologico delle allergie alimentari negli animali domestici.

  5. Oliveira, M. C. de et al. “Nutritional and health benefits of variety in pet food diets.” Journal of Animal Physiology and Animal Nutrition, 2014.
    ➝ Studio sul ruolo della diversità alimentare nella salute del microbiota intestinale.

  6. Verlinden, A. et al. “Food allergy in dogs and cats: a review.” Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 2006.
    ➝ Rassegna dei meccanismi di allergia e intolleranza alimentare, con focus sulla gestione e prevenzione.

  7. ESVCN – European Society of Veterinary and Comparative Nutrition. Comunicazioni scientifiche e atti di congresso (vari anni).
    ➝ Approfondimenti scientifici sulle strategie nutrizionali preventive e terapeutiche nei pet.