Cibi completi vs complementari: che differenza c'è?
Quando leggiamo un’etichetta di pet food, le diciture “mangime completo” e “mangime complementare” sembrano simili, ma indicano prodotti con funzioni molto diverse. Conoscere la differenza è fondamentale per offrire un’alimentazione equilibrata e sicura al proprio animale, soprattutto se si alternano cibi pronti a razioni casalinghe.
In che cosa sono diversi?
Secondo il Regolamento CE n. 767/2009 del Parlamento Europeo, i mangimi per animali si dividono in:
Mangimi completi: destinati ad essere somministrati come unica fonte alimentare quotidiana, perché contengono tutti i nutrienti necessari in quantità adeguate, secondo i fabbisogni della specie e della fase di vita (crescita, mantenimento, gravidanza, ecc.).
- Mangimi complementari: devono essere somministrati insieme ad altri alimenti, perché da soli non garantiscono l’apporto nutrizionale completo. Ne sono esempi le integrazioni vitaminico-minerali, gli snack, oppure alcune tipologie di alimenti casalinghi o umidi venduti senza bilanciamento.

Mangimi completi: pro e contro
✅ Vantaggi:
Formulati per essere equilibrati: seguono linee guida nutrizionali come quelle del NRC (2006) o FEDIAF (2024).
Comodi e sicuri: perfetti per chi cerca praticità senza rischiare carenze o eccessi nutrizionali.
Disponibili per esigenze specifiche: esistono versioni per animali con patologie, intolleranze, età diverse.
❌ Svantaggi:
Qualità variabile: non tutti i mangimi completi sono uguali. La completezza nutrizionale non implica automaticamente la qualità delle materie prime.
Poco personalizzabili: possono non adattarsi perfettamente alle esigenze individuali di cani e gatti molto sensibili o con patologie complesse.
Mangimi complementari: pro e contro
✅ Vantaggi:
Flessibilità: ottimi per integrare diete casalinghe formulate da un nutrizionista.
Possibilità di personalizzazione: permettono di adattare l’apporto di specifici nutrienti, come acidi grassi omega-3 o vitamine.
Utili in ambito terapeutico: supportano la gestione di alcune patologie (ad esempio insufficienza renale, osteoartrite, ecc.).
❌ Svantaggi:
Rischio di squilibri: se somministrati da soli o senza la supervisione di un professionista, possono causare gravi carenze o eccessi nutrizionali.
Etichette poco chiare: spesso manca un’indicazione precisa della quantità consigliata in base alla dieta dell’animale.
La scelta tra mangime completo e complementare dipende dal tipo di alimentazione che si vuole offrire al proprio animale. Se si opta per un’alimentazione industriale, è essenziale che il prodotto sia completo. Se invece si sceglie la dieta casalinga, l’uso di complementi bilanciati è imprescindibile, ma deve avvenire sotto la guida di un nutrizionista esperto, che formuli la razione in modo preciso.
Capire la differenza tra mangimi completi e complementari è il primo passo per evitare errori nutrizionali comuni e garantire benessere a lungo termine a cani e gatti. Una dieta può essere industriale o casalinga, ma deve sempre essere completa, equilibrata e adatta all’individuo. La supervisione professionale è il miglior alleato per non improvvisare e proteggere davvero la salute dei nostri animali.
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Bibliografia:
National Research Council (NRC). Nutrient Requirements of Dogs and Cats. 2006.
FEDIAF (The European Pet Food Industry Federation). Nutritional Guidelines for Complete and Complementary Pet Food for Cats and Dogs. 2021.
Regolamento (CE) n. 767/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio.